martedì 20 aprile 2010

Si legge di più, si comprano meno giornali

Sono le nuove tecnologie, bellezza. Si guarda di più la televisione, si leggono più notizie, si spende più tempo nei social network. Ma si comprano meno quotidiani e i lettori sono poco propensi a sottoscrivere abbonamenti online.
La fotografia del consumatore moderno arriva dal Regno Unito, grazie a un’indagine realizzata da Kpmg (pubblicata sul The Guardian).

E’ il paradosso dell’evo tecnologico, la società iper-informata, quella della comunicazione di massa, sembra voler fare a meno di chi fa le notizie. La diffusione dei giornali britanni è in picchiata: - 16% rispetto a un anno fa. Su paidContent:Uk sono riportati i dati delle vendite aggiornati al 16 aprile.

Due dati del lavoro di Kpmg da evidenziare: l’88% degli intervistati dice di usufruire notizie in modalità gratuita, solo il 10% è disposto a pagare.

Dunque c’è una forte domanda che però non aumenta i prezzi. Meccanismo che, peraltro, s’innesca in presenza di un’offerta scarsa. La conclusione sembra abbastanza ovvia: l’offerta di notizie è abbondante.
Gli editori che stanno pianificando svolte a pagamento dovranno fare bene i loro conti. Soprattutto se agiscono in ordine sparso.

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