martedì 25 maggio 2010

Cittadinanza e paura

“Pensate che, se darete ai latini la cittadinanza, ci sarà ancora posto per voi nelle assemblee, che potrete ancora partecipare ai giochi e alle feste? Non capite che quelli là vi porteranno via tutto?” (fr. 3 in Oratorum Romanorum Fragmenta) Discorso pronunciato nel 122 a.C. dal console Caio Fannio. Obiettivo: contrastare il progetto di Caio Gracco – tribuno della plebe - di estensione della cittadinanza romana agli italici.

Con qualche correzione - extra comunitari al posto di latini - quelle parole rimbalzano ancora tra le mura di bar, case e aule parlamentari. Dopo più di duemila anni, il filo conduttore è la paura. Di solito instillata, usata come strumento di facile consenso.

A proposito. I romani, seppure dopo conflitti cruenti, estesero la cittadina a gran parte della penisola – dopo la guerra sociale, nel 89 a.C. –. E nel 212 d.C. a tutto il territorio dell’impero.

Nessun commento:

Posta un commento