giovedì 20 maggio 2010

Twitter e le iscrizioni della Roma antica

La prospettiva storica riconduce l’Uomo alla sua essenza. Complessa, nelle sue varianti che stanno tra vita e morte, sesso e fame.
E tra queste c‘è la voglia di comunicare, a prescindere dalla tecnologia.

Un’esigenza che prende diverse forme, apparentemente lontane nel tempo. Come quelle di twitter e delle iscrizioni romane che – forse con qualche sforzo – possono essere prese a paragone.
I due supporti sottendono il medesimo bisogno: quello di rivolgersi a un pubblico, più o meno vasto. Entrambi sono contraddistinti dal limite alla lunghezza del testo. Nel caso del social network è una scelta convenzionale – non ci sono evidenti limiti tecnologici a frasi più lunghe –, mentre per le iscrizioni antiche è il mezzo fisico – la pietra – che impone di scrivere nel minor spazio possibile.

Le iscrizioni nel mondo romano erano la comunicazione. Servivano per il linguaggio del potere, per conservare la memoria. Quella pubblica e privata.
Twitter non riveste questo ruolo centrale, anche se la donazione dei suoi archivi alla biblioteca del Congresso degli Stati uniti, potrebbe in futuro trasformarlo in una fonte storica di eguale importanza.

Percorrendo questo filo - probabilmente guidato dall’insensatezza - ecco il testo di un’epigrafe di 2.000 anni fa (CIL XIII, 8648 da Castra Vetera, l’odierna Xanten in Germania):

M(arco) Caelio T(iti) f(ilio) Lem(onia) Bon(onia) / (centurioni) leg(ionis) XIIX, ann(orum) LIII, / [ce]cidit bello Variano. Ossa / [hic] inferre licebit. P(ublius) Caelius T(iti) f(filius) / Lem(onia tribu) frater fecit.

A Marco Celio, figlio di Tito, della tribù Lemonia, di Bologna, centurione della legione XVIII, di anni 53. È caduto nella spedizione di Varo. Possano le sue ossa essere portate qui. Fece (il monumento) il fratello Publio Celio, figlio di Tito, della tribù Lemonia (fonte: Angela Donati, Epigrafia romana, Il Mulino 2002).

Twitter:

kellyjpk
We buried one of our own today...very sad, moving, event..R.I.P. Cpt. Kyle Comfort. If everyone would say a prayer for Kyle's family. Thanks
4:18 AM May 18th via TweetDeck

Due eventi, lontani nel tempo, eppure così vicini: la morte di due soldati, il centurione Marco Celio caduto nella battaglia di Teutoburgo, il capitano Kyle Comfort deceduto in Afghanistan.
L’iscrizione, i post, sono delle fotografie istantanee che racchiudono in sé una grande drammaticità, che va oltre il contingente scritto.
E seppure riferiti a due contesti diversi – l’uno è un cenotafio realizzato da un parente, l’altro un tweet di cordoglio che si rivolge a un pubblico più vasto – marmo e moderna tecnologia sono sullo stesso piano circa l’efficienza, intesa come capacità di inviare un messaggio forte alla comunità.

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