mercoledì 16 novembre 2011

Amici miei

Secondo una ricerca Pew (qui), il 66% dei cittadini Usa utilizza le piattaforme sociali per restare in contatto con familiari e amici. Seguono a distanza le altre motivazioni: il 14% per la condivisione di hobby e interessi, il 9% per la ricerca di nuove amicizie. La lettura dei commenti di personaggi pubblici o la ricerca di avventure sentimentali, rispettivamente con il 5 e il 3%, stanno i fondo ai motivi d’uso.
L'indagine mostra differenze in funzione dell’età, del genere e della razza d’appartenenza, senza però stravolgere i risultati generali.


L’uso di queste piattaforme come mezzo di mantenimento e crescita delle reti amicali introduce più di una variabile su come queste piattaforme possano interagire con contenuti editoriali. Il lettore, che arriva all'articolo attraverso un social network, si trasforma in utente, in maniere più connotata e diversa rispetto a chi naviga un sito. Una trasformazione alimentata dalla condivisione, dal mi piace di un amico.

Un palcoscenico, questo, che rende il consolidamento della reputazione (ovvero la qualità in fase con il proprio target di riferimento) e della conseguente fiducia un passaggio obbligato, seppure impegnativo.

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